Codrongianos fa rima con la sua basilica

Nel secondo millennio avanti Cristo, Codrongianos era da considerarsi una "metropoli": altrimenti non avrebbero significato i resti dei cinquantasette nuraghi che si disseminano sul territorio comunale del paese in provincia di Sassari. Quali che siano state le dinamiche storiche e demografiche di Codrongianus, che sono attentamente studiate sempre più a fondo dai ricercatori e dagli storici, la vera "rinascita" del paese è da collocare nel III secolo d.c. quale punto di controllo della strada che attraversava, e lo fa ancora, la Sardegna, da Cagliari verso Porto Torres. I romani lo chiamarono Castrum Gordianus, che le contrazioni linguistiche hanno trasformato nell'attuale Codrongianos.

Abbastanza lontano dal mare, in un territorio aspro, si trova a 317 metri s.l.m., nel paese si sono fissate alcune delle testimonianze storiche di coloro che nei secoli l'hanno abitato: e se nella parte "inferiore" del paese è conservata una chiesa di epoca bizantina, è da ammirare nei pressi del centro abitato la stupenda basilica della Santissima Trinità di Saccargia, intatta, immune a qualsiasi manomissione nel suo stile romanico-pisano, che tanto la caratterizza. E allora nessuna sorpresa che proprio la basilica sia il punto forte dell’attrazione turistica, e non, relativamente a Codrongianos. L'edificio è dovuto ad un voto, come accadeva in passato: l'attesa per un figlio, che per la cronaca è poi arrivato, la realizzazione di un edificio sacro come un ex voto sulla struttura di un altro esistente. L'influenza di Pisa, la potenza dominante all'inizio del 1100, dei suoi architetti, delle sue maestranze sono stati gli elementi alla base dell'opera d'arte, inconsueta che si staglia solitaria nei pressi di Codrongianos, in mezzo ai prati, quasi per vezzo.

Intorno alla basilica si sono innestate leggende e ricordi, che ora fanno parte dell'immaginario collettivo di Codrongianos e dei suoi abitanti. Le feste, i pellegrinaggi, il rispetto spiegano a fondo la devozione verso quella basilica e quello che rappresenta. Che è la fede del popolo sardo ma anche la bellezza dell'Isola, che nasconde dei tesori nei posti meno conosciuti del suo territorio.