Arte, cultura e tradizioni

Efisio Tola, martire del risorgimento

il sassarese efisio tola, ufficiale militare del regno di sardegna, pagò con la vita le sue idee repubblicane mazziniane. Oggi viene ricordato da due targhe nell'omonimo palazzo di sassari

Il sassarese Efisio Tola, uno dei primi martiri del Risorgimento, è ricordato per la sua morte cruenta e per il modo dignitoso e coraggioso con cui la affrontò. Nato a Sassari il 15 giugno 1803 in una famiglia agiata, dopo una passione adolescenziale per la filosofia abbandonò gli studi in favore dell’esercito, arruolandosi tra le guardie del corpo nel 1823 e passando cinque anni dopo alla Brigata Pinerolo. Il 9 febbraio 1831 venne promosso luogotenente d’ordinanza, ma quella che sembrava una carriera folgorante era destinata a interrompersi bruscamente.

Tola aderì alle idee repubblicane mazziniane ed entrò nella Giovine Italia, un’associazione segreta fondata da Giuseppe Mazzini e considerata sovversiva dal Regno di Sardegna. Nel 1833, mentre era a Chambéry nella guarnigione locale, venne scoperto in possesso di materiale propagandistico e immediatamente arrestato. Processato da un consiglio di guerra presieduto dal colonnello Morra di Lavriano, venne giudicato colpevole e fucilato nella città francese il 12 giugno 1833. 

La condotta di Tola durante il processo fu esemplare: durante i duri interrogatori respinse le accuse e non fece rivelazioni, affrontando l’esecuzione con "cristiana rassegnazione” secondo la Gazzetta piemontese, denudandosi il petto e dichiarando: "voi versate un sangue innocente, ma io vi insegnerò come si debba e come si sappia morire”. Oggi lo ricordano due targhe apposte nel Palazzo Tola di Sassari. 

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