
I ruderi della chiesa di Sant'Antimo di Salvenero
la chiesa di Sant'Antonio di Salvenero è stata per secoli una delle principali del borgo di Salvenero, nei pressi di Codrongianos, contendendosi con la vicina Sant'Antonio il titolo di parrocchiale; oggi in stato di rovina, sono visibili soltanto l'abside, la cappella laterale e parte della facciata
Le chiese testimoniano la storia di ogni borgo del nostro
paese, custodendone i segreti e le opere d’arte; in molti casi questi edifici sono
sopravvissuti quasi intatti allo scorrere dei secoli ma a volte il tempo non si
è dimostrato clemente, come nel caso della chiesa campestre di Sant'Antimo di Salvenero situata fra Codrongianos e Ploaghe di cui oggi non rimangono che dei ruderi in pessimo stato di
conservazione. La zona in cui sorgono i resti della chiesa, sulla sommità di un
piccolo colle calcareo, è caratterizzata da un alta densità di edifici sacri: a
poche centinaia di metri troviamo infatti la chiese di Sant'Antonio, di San Michele e i ruderi di San Nicola, tutte appartenenti
al vecchio villaggio di Salvenero abbandonato nel Settecento.
Sulla base di ciò che è scritto nel Condaghe di San Michele di Salvennor, si può ragionevolmente
dedurre che la chiesa venne costruita all’inizio del XII secolo e che fu gestita
per qualche tempo da Pedro de Carvia. Per molti secoli si contese con la
limitrofa Sant’Antonio il ruolo di parrocchiale di Salvenero: al tempo della visita dell’arcivescovo
Alepus, nel 1553, Sant’Antimo non viene neppure menzionata ma nel corso del
Seicento recuperò gran parte del suo prestigio, come viene riportato da Angius e da Spano. Attualmente sono
visibili soltanto l’abside, unico
elemento dell’impianto originale, la cappella laterale e parte della facciata, risalenti ad epoche posteriori.