Arte, cultura e tradizioni

L'architettura religiosa tipica di Codrongianos

Codrongianos, codronzanosin sardo, piccolo paese al centro della provincia di Sassari (Sardegna nord-occidentale) nonostante i suoi poco più di mille abitanti ha conosciuto, 4 millenni fa, un forte sviluppo dell’abitato di cui oggi resta una testimonianza concreta nella presenza di ben 57 nuraghi, luoghi che appartennero al culto dei morti e delle deità pagane. L’attuale centro, che ha avuto origine in epoca romana (III secolo) con l’edificazione del CastrumGordianus, locuzione poi corrotta in Codrongianos, presenta un’espressione tangibile del proprio bisogno di divino nelle architetture religiose che si sono sviluppate nei secoli più recenti, a partire dall’epoca medioevale e che della romanità hanno conservato lo stile.

Luoghi di culto "cattolico romano”

Il primo e più interessante esempio di architettura religiosa cattolica a Codrongianos ce lo offre la Basilica di Saccargia, sita a pochi chilometri dal centro abitato. In stile romanico con influenze pisane, è uno degli edifici sacri più noti della Sardegna, che ogni anno raccoglie numerosi fedeli. Altri luoghi di culto di un certo interesse sono: 

  • la chiesa campestre di Sant'Antonio di Salvenero, situata in territorio di Ploaghe, risalente all’inizio del XIII secolo e in stile romanico; 
  • la chiesa di San Paolo, edificata nel XII secolo e sede dell'omonima parrocchia, sita a nord-ovest di Codrongianos e parte dell'Arcidiocesi di Sassari da cui è possibile andare a piedi ai vicini ruderi della chiesa di Santa Croce, trasformata in camposanto e oggi chiamata Campu Santu betzu
  • la chiesa di Santa Croce nuova ubicata nella parte bassa del paese, anch’essa sede dell'omonima parrocchia e parte dell'Arcidiocesi di Sassari; 
  • l'oratoriodel Rosario,edificio religioso appartenente alla parrocchia di San Paolo. 

 

Poco fuori Codrongianos, a Ploaghe, sono presenti i ruderi dell'antica chiesa romanica di Sant'Antimu di Salvenero, della metà del 1100, ubicati presso le chiese di Sant'Antonio e di San Michele, appartenenti al villaggio di Salvenero (abbandonato alla fine del Settecento) di cui Sant’Antimu fu l'ultima sede parrocchiale.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.