Chiesa di San Paolo di Codrongianos

La parrocchiale dedicata a San Paolo, a prima vista, sembra enorme, quasi spropositata per la consistenza dell’abitato di Codrongianos. E chi ha costruito quell’edificio sacro ha voluto lasciare un segno, anche visibile, che si potesse ammirare da lontano, da sotto lo sperone su cui sorge il paese. Per questo domina la campagna, perché doveva essere visibile dai contadini, che lavoravano l’agro, i quali avevano scandite le ore canoniche dalle campane, che segnavano il loro tempo. Era l’Anno Mille, o giù di lì, quando gli abitanti e le gerarchie cattoliche, misero mano alla costruzione dell’edificio in quella che in dialetto viene chiamata "Codronzans de Josso”, la parte bassa del paese, che è segnato da una collina scoscesa, con una serie di "dirupi”, che arrivano davanti al sagrato della Parrocchiale, condizionandone l’apertura del portone principale. Una lunga chiusura per una intensa manutenzione, è terminata, nel 2010, con una grande cerimonia che ha segnato la "riacquisizione” da parte degli abitanti della chiesa del paese. La riapertura ha anche voluto dire possibilità di ammirare il grande quadro posto sopra l'altare maggiore, che rappresenta, ovviamente, la conversione di San Paolo, opera che è stata attribuita al fiorentino Baccio Gorino. Vengono poi altri dipinti, la pila dell'acqua santa e alcuni altari in legno del Seicento.

Nella foto: uno scorcio del borgo di Codrongianos (Sassari, Coros, Logudoro, Sardegna Nord-Ovest) con in fondo la chiesa "Convesione di San Paolo Apostolo". Da comunecodrongianos.it.