Il territorio

La storia di Codrongianos

la storia di Codrongianos affonda le radici nell'epoca romana quando, con il nome di Castrum Gordianus, venne eretto sulla strada che da Cagliari conduceva a Turris Libisonis. Nel medioevo fece parte del Giudicato di Logudoro, conquistata dagli aragonesi e ceduta in feudo fino al 1839

Codrongianos, comune della provincia di Sassari, ha alle spalle una lunga storia testimoniata dai resti di 57 nuraghi risalenti al II millennio a.C. Il paese attuale è stato fondato in epoca romana con il nome di Castrum Gordianus, fortificazione sulla strada che da Cagliari conduceva a Turris Libisonis passando per Macomer. L’accampamento era strutturato in due livelli: sopra vi era il castrum in senso stretto mentre sotto si estendevano i terreni di pascolo e la vacchiera.

Durante il medioevo fece parte, con il nome di Cotroianu, della curatoria di Fiolinas nel Giudicato di Logudoro: la basilica di Saccargia venne fatta erigere nel 1116 dal giudice Costantino III di Torres. Dopo il crollo dei giudicati fu amministrata dall’abbazia camaldolese della Santissima Trinità fino al 1420 quando, con la vittoria degli aragonesi, venne accorpata alla baronia di Ploaghe e successivamente ceduta come feudo a Serafino di Montagnana. Nel 1839, con il crollo del sistema feudale, Codrongianos venne riscattato agli Aymerich, ultimi padroni del paese.

Il paese è ricco di chiese di valore artistico: prima di tutto la parrocchiale settecentesca con il campanile poligonale, dove ci sono opere della scuola aragonese napoletana, poi la parrocchiale della Santissima Trinità di Saccargia, dalla facciata in stile pisano-lucchese e dal transetto lombardo a fasce orizzontali in basalto e calce. Infine la pregevole cappella di Santa Maria Maddalena.

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